Quello che propongo è una danzaterapia che ha l’obiettivo di “realizzare l’essenziale dentro di sé”, come profonda consapevolezza spirituale/religiosa (qualunque nome si voglia dare a questi desideri e sensazioni tutte le loro forme). Quando si sperimenta qualcosa del genere, si è fatto un passo importante sulla via della guarigione.
La danza in genere agisce direttamente sulla vita emotiva, non è rivolta alla mente come la maggior parte delle terapie. L’effetto curativo si manifesta solo quando qualcuno sperimenta il proprio vero io, attraverso il quale siamo collegati con il nostro creatore, con la sorgente della vita. In questo modo possiamo arrivare a percepire i nostri sentimenti e desideri più profondi. La danza, in associazione con la musica, ha un effetto molto diretto sulla psiche umana, e soprattutto sui desideri e sentimenti inconsci o repressi, e un forte potere curativo.
Un incontro è strutturato come segue:
- Apertura
- Esercizi di riscaldamento con riferimento alla danza classica
- Esercizio di concentrazione
- Danza libera
- Comunicazione sociale
- Danze meditative
- Meditazione e visualizzazione
- Esercizio finale, che è la parte più importante dell’incontro, in cui si lavora con le emozioni emerse, sia positive che negative, da sperimentare attraverso una comunicazione non verbale.
Mi sono formata come danzaterapeuta con l’ideatrice di questo metodo Charlotte Querido (1927), medico psichiatra con cui ho avuto la fortuna di poter studiare per quasi vent’anni. Ho potuto assistere inoltre ai suoi incontri con i pazienti con i quali ha continuato a danzare fino all’età di 90 anni! Querido ha utilizzato le danze sin dal 1967, prima in una clinica psichiatrica e successivamente in un centro di danza terapia da lei creato ad Apeldoorn nel centro dell’Olanda, per sviluppare il suo particolare metodo.
Sono iscritta all’APID (Associazione Professionale Italiana Danza Movimento Terapia) al Registro Professionale dei “DMT – APID” n°471.